Menu principale:
Abbiamo dunque visto che la normativa vigente, per limitare i danni derivanti da esplosioni, prevede di dividere un impianto produttivo in COMPARTIMENTI che possono essere messi in sicurezza in modo più semplice ed efficace rispetto all'intero impianto.
L'utilizzo delle nostre valvole è determinante per ottenere questo risultato e lo si intuisce chiaramente dagli esempi seguenti:
Supponiamo di avere un impianto molto semplice: un alimentatore di materia prima (silo) A -
Al verificarsi di un'esplosione in C, la valvola B la blocca all'interno del COMPARTIMENTO da essa delimitato, evitando che possa propagarsi in A .
Analogamente, se l'evento si verificasse in A , non potrebbe diffondersi in C .
Per avere la certezza di questo, è importante e necessario che le valvole siano CERTIFICATE BIDIREZIONALI, altrimenti l'esplosione potrebbe estendersi a monte oppure a valle.
SCHEMA GENERICO
Lo schema evidenzia dove vanno collocati i dispositivi di sicurezza in un impianto di questo tipo. Ovviamente la loro tipologia sarà differente in base al punto di installazione e al risultato che si vorrà ottenere.
ESEMPIO 1
L'Esplosione si innesca nel silo A : l'intervento della VALVOLA COMPARTIMENTANTE B blocca la sua propagazione.
ESEMPIO 2
L'esplosione si innesca nella linea di trasporto C : l'intervento della VALVOLA COMPARTIMENTANTE B la blocca e ne impedisce la diffusione.
ESEMPIO 3
L'esplosione si innesca nella macchina D : Si diffonde lungo la linea C, ma alla fine la valvola B la blocca.
ALTRE NOTIZIE UTILI SI TROVANO A QUESTO LINK :
http://www.ordingbo.it/commissione_sicurezza/3_DEKRA_Pancaldi.pdf
http://www.ispesl.it/informazione/eventi/dts/2009siwek_atex_roma.ppt.pdf